CopertinaBerghotelLadinia

– di Gianluca Montinaro

Prendi la più antica locanda dolomitica, con tanto di licenza ‘numero 1’, datata 1930. Mettila poi a Corvara in Badia (Bz), fra il maestoso Sassongher e l’imponente massiccio del Sella. Dalla infine in gestione alla famiglia Costa (sì proprio loro, quelli del hotel La Perla!). Ed è così che, da questa alchimia, si ‘ottiene’ quella magia chiamata Berghotel Ladinia, con i suoi legni vetusti, i suoi mobili d’antiquariato, la sua atmosfera calda e accogliente. Ecco, se poi a tutto ciò si aggiunge una proposta gastronomica valida e ben fatta, allora la chiusura del cerchio è assicurata.

La cucina racconta di piatti alpini, pensati con buon senso e tanto gusto, preparati con una ottima materia prima e realizzati con le giuste attenzioni. Il merito è di chi i fornelli dirige, ormai da qualche anno, Aldo Fornasari, che partendo dalla natia Gambara (Bs) si è formato prima alla corte di Gian Piero Vivalda, alla sublime Antica Corona Reale (Cervere, Cn), e quindi dal re dei cuochi francesi, Georges Blanc, nella sua reggia di Vonnas, per poi approdare nel mondo di Casa Costa.

La carta – lodevolmente – non è amplissima ma si concentra in poche pietanze che ruotano seguendo la stagione e che si distinguono per golosità e rotondità. I risoni con funghi, menta e pucia croccante sono – per esempio – un’esplosione di soavità carezzevole, mentre le tagliatelle all’uovo con ragù di cervo sono vivificate dalla ‘spinta acida’ dei mirtilli rossi. Grandi carni fra i secondi, fra cui la sontuosa guancia di manzo in dolceforte con serviettenknödel (gnocchi di pane cotti dentro un tovagliolo) e topinambur croccante (a donare una nota crunchy), ma anche le lumache in umido con crema di aglio dolce, peperone in conserva, spätzle alle erbe amare e «gratin borgognone» (piatto d’alta scuola capace di intrecciare tecniche francesi a usi alpini) e il salmerino in padella con millefoglie di zucca al forno, burro montato al crescione, caviale e funghi shiitake.

Pure i dolci parlano un linguaggio di golosità, fra torte tradizionali e gelati (da non mancare poi, in periodo natalizio, il panettone di Casa Costa, preparato con albicocche alpine e zafferano dell’Afghanistan, coltivato grazie alle azioni di sostegno benefico della Costa Family Foundation). La selezione dei vini è ristretta a poche piccole cantine, perlopiù altoatesine, che fanno coltura vitivinicola d’alta quota. Il servizio, curato dai bravi Francesco Del Stabile, Alessio Aloisi e dal giovanissimo Simone Piazza, è di rara gentilezza e cortesia. Di gran mitezza il conto: circa 60 euro per due piatti e un dolce.

  • Berghotel Ladinia
  • Strada Pedecorvara, 10
  • Corvara in Badia (Bz)
  • Tel. 0471.836010
  • www.berghotelladinia.it
  • Chiuso: mai
  • Ferie: tre settimane fra aprile e maggio; novembre
Tutra ladina ripiena di ricotta e spinaci con speck del maso Pretzhof
Cajincí arestis di patate ripieni di erbette e formaggio, spuma di formaggio e caviale
Uno scorcio di una delle piccole salette dell’hotel Ladinia
Barolo Villero 2012 Poderi Oddero
Uovo delle Dolomiti con trota salmonata affumicata, spuma di jufa, farina di carrube e caviale
Risoni con funghi, menta e pucia croccante
Tagliatelle all’uovo con ragù di cervo e mirtilli rossi
Salmerino in padella con millefoglie di zucca al forno, burro montato al crescione, caviale e funghi shiitake
Lumache in umido con crema di aglio dolce, peperone in conserva, spätzle alle erbe amare e «gratin borgognone»
Guancia di manzo in dolceforte su serviettenknödel e topinambur croccante
Costoletta di vitello alla milanese con patate saltate, giardiniera fatta in casa e salsa tartara
Panettone di Casa Costa con albicocche alpine e zafferano afghano; gelato alla vaniglia
Sorbetto all’albicocca…
…finito con acquavite all’albicocca