CopertinaNobilePoliziano2015

– di Gianluca Montinaro

Il Nobile di Montepulciano è uno dei vini più raffinati d’Italia, oltre che uno di quelli dalla storia più lunga e consolidata (le sue origini risalgono al Medioevo e, in tempi più recenti, nel 1966, proprio per il Nobile è stata istituita la prima Docg italiana). A base Sangiovese (clone Prugnolo Gentile, impiegato per almeno un 70%) coltivato entro i confini comunali, il Nobile così si chiama non a caso: la sua caratteristica principale è appunto la ‘nobiltà’, ovvero la soffusa eleganza data da un vitigno autoctono ‘addomesticato’ con secolare sapienza a un terroir particolarmente vocato.

Fra le aziende che più hanno contribuito, in questi decenni, alla fama del Nobile va annoverata senza dubbio Poliziano: la cantina della famiglia Carletti. Nata nel 1961, quando Dino Carletti, acquistò il primo nucleo di ventidue ettari di terra e un antico casale (tutt’ora affascinante ‘perno centrale’ delle nuove strutture che si sono aggiunte nel corso del tempo), è stato poi grazie alla lungimiranza di suo figlio Federico – ora affiancato da sua moglie e dai suoi due figli – che Poliziano ha raggiunto la fama e le dimensioni (attualmente sono poco più di centocinquanta gli ettari coltivati a vigna) che oggi la caratterizzano.

La gamma delle etichette vanta veri ‘purosangue’, fra cui i due cru Asinone e Le Caggiole, il supertuscan Le Stanze e il Vin Santo di Montepulciano (da primo premio assoluto!). Ma qui vogliamo scrivere dell’etichetta ‘base’ di Nobile, nell’annata 2015. Un millesimo di grande riuscita in Toscana, purtroppo presto passato in secondo piano a causa dell’altrettanto ottimo 2016. Ma, se si è avuta la pazienza di attendere, è proprio il 2015 ora a regalare le soddisfazioni migliori, forse per quella punta di maggiore freschezza che sin dall’inizio l’ha caratterizzato, e poi lo ha distinto dall’annata successiva.

Nel bicchiere il Nobile di Montepulciano 2015 di Poliziano si presenta di un bellissimo color rubino, impenetrabile, con appena un accenno di granato sull’unghia. La buona consistenza, che però sfugge chiaramente la vischiosità, denota un vino di spalla e di carattere – come nello stile Carletti – centrato sull’espressione varietale e sulle definizioni minerali. Il naso è ‘goloso’: ampio ed elegante, si muove con finezza su sentori di frutta matura (la mora è chiaramente percepibile, ma qua e là appaiono accenni di prugna, di mirtillo e persino di pesca), su sensazioni balsamiche e spunti speziati (dati dal passaggio in legno), legati da una chiara e imponente verticalità. Anche il sorso è très gourmand: equilibrato, lungo e potente, è sostenuto da una bella acidità e da tannini levigati, ben bilanciati da sensazioni caloriche e da una buona morbidezza. In centro di bocca il vino tende ad allargarsi, facendo percepire una magnifica scia salina che lo accompagna in chiusura con fine pulizia, ottima definizione e intrigante persistenza.

  • Poliziano
  • Via Fontago, 1
  • Montepulciano (Si)
  • Tel. 0578.738171
  • www.carlettipoliziano.com
  • info@carlettipoliziano.com