– di Gianluca Montinaro
Gli usi, come i gusti e come le mode – si sa –, mutano. E da questi mutamenti non è esente il mondo del vino, e neppure uno dei suoi monarchi indiscussi: lo Champagne. Il quale – come è noto – ha attraversato diverse ‘fasi’ nella propria parabola. Se oggi coloro che fanno Champagne e coloro che lo bevono sono sempre più alla ricerca di personalità territoriale e di definizione minerale, in passato non era così. Anzi, anche per le mutate tecniche di vinificazione, lo Champagne, fino alla fine del XIX secolo, era un vino con un residuo zuccherino più alto di quello attuale. E praticamente nessuno produceva Champagne Extra-Brut o Pas Dosé: sia perché naturalmente un superiore grado zuccherino permaneva alla fermentazione, sia perché il dosaggio veniva effettuato in modo più ‘pesante’ rispetto a oggi.
A ‘ricordare’ quel modo di fare bollicine sopravvivono oggi le tipologie di Champagne Sec, Demi-Sec e Doux: bottiglie che si distinguono, rispetto a un normale Brut per una superiore percentuale di zucchero. La prima tipologia – secondo disciplinare – deve avere un contenuto di zucchero compreso fra i 12 e i 32 grammi/litro; la seconda fra i 32 e i 50, e la terza (la più dolce) oltre i 50 grammi/litro. Sono tre tipologie di Champagne che hanno, in Italia soprattutto, una circolazione assai ridotta, anche perché non sono più tante le maison a cimentarsi in tali etichette: ormai lontane dai gusti dei consumatori, sempre più abituati a Champagne secchi. Eppure, in Francia, anche per la sontuosità della cucina transalpina (con la sua ricchezza di burro, panna e salse), questi vini godono ancora di un certo gradimento, venendo giustamente definiti Champagne pour la gastronomie: ovvero Champagne che, per via della loro morbidezza più accentuata, ben si prestano ad accompagnare i piatti della tavola: crostacei e pesci, con le loro regali salse, ma pure carni bianche (si pensi a una poulard de Bresse à la crème), foie gras e addirittura, per le versioni più dolci, i dessert (che, lo si ricordi, comprendono anche i formaggi). Mentre in Italia Champagne di tal fatta potrebbero benissimo sposarsi anche a paste al forno (lasagne e pasticci) e brasati (per esempio il bresciano manzo all’olio).
Una delle maison che continua a produrre una di queste tipologie ‘desuete’ è la gloriosa Philipponnat, di Mareuil-sur-Ay, che propone, nella propria gamma, un millesimato Sec, battezzato Sublime Réserve. Si tratta di uno Champagne importante: Chardonnay 100% da uve Premier e Grand Cru. Il millesimato 2008 (quindi annata eccezionale) è stato vinificato senza l’impiego di legno e senza fermentazione malolattica di una parte dei vini. È stato messo in bottiglia nel giugno 2009, dove è rimasto per ben dieci anni: la sboccatura è avvenuta solo nel settembre 2019 quando anche è stata aggiunta una liqueur dosata a 30 grammi/litro.
Nel bicchiere il vino si presente di un magnifico e brillante giallo paglierino, tendente al dorato, con una bollicina finissima e abbastanza persistente. Il naso stordisce per la sua sontuosità e definizione. Vi predominano le dolcezze: i fiori di zagara, il mandarino e la clementina, la crema all’arancio, la pasta di mandorle aromatizzata agli agrumi, e quindi ancora, in un rutilante susseguirsi di percezioni, sentori di sambuco, di miele e di pasta frolla, con una nota lievemente ‘lattica’ (di yogurt bianco, per intendersi), tipica dei Blanc de Blancs, a legare il tutto. La bocca non tradisce tanta ricchezza: è piena, lunga, potente, definita e assai pulita nelle percezioni retronasali. L’abboccatura è bilanciata da una magnifica freschezza e da una mineralità gessosa ben percepibile, che rende il sorso a tratti salino, mentre la bollicina si dipana cremosa e finissima. Persistenza ed equilibrio tendono il sorso, in un quadro improntato a qualità estrema e somma armonia.
- Philipponnat
- Rue du Pont, 13
- Mareuil-sur-Ay
- Francia
- Tel. +33.3.26569300
- www.philipponnat.com
- info@philipponnat.com
La maison Philipponnat è importata in Italia da:
- Moon Import
- Piazza Fontane Marose, 6
- Genova
- Tel. 010.314250
- www.moonimport.it
- info@moonimport.it