– di Redazione
Lo scorso 21 novembre, presso la celebre cantina Ca’ del Bosco (Erbusco, Bs), si è tenuta l’inaugurazione dell’installazione dell’opera vincitrice della prima edizione del Premio Scultura Ca’ del Bosco. Si tratta di handandland, realizzata dall’artista siciliana Irene Coppola.
Nata nel 1991 a Palermo, Irene Coppola (che ha già al suo attivo numerose importanti mostre, in Italia e nel mondo) indaga lo spazio liminale tra natura e cultura e il display come dispositivo politico attraverso diversi media che vanno dalla scultura, al video, all’installazione ambientale. Con questa vittoria Irene Coppola si è aggiudicata un premio in denaro a titolo di riconoscimento del merito personale oltre a una somma destinata alle spese per la realizzazione effettiva dell’opera che d’ora in poi farà parte in modo permanente del parco sculture di Ca’ del Bosco, entrando così di diritto nella collezione d’arte della cantina.
Vino, arte, cultura, Rinascimento, tradizione, innovazione, ecologia, etica, educazione: nel rispetto delle caratteristiche fondanti di Ca’ del Bosco, il presidente Maurizio Zanella ha fortemente voluto l’istituzione del Premio Scultura Ca’ del Bosco. Il riconoscimento è nato con un doppio intento. Il primo è rafforzare e rendere indelebile il forte legame che esiste fra l’Arte e Ca’ del Bosco, una delle realtà enologiche eccellenti in Franciacorta e protagonista del rinascimento enologico italiano. Il secondo deriva dalla volontà di rendere istituzionale il forte rapporto già esistente con un’azione di mecenatismo in grado di rafforzarlo con le infinite capacità e possibilità immaginative della nuova generazione artistica. Maurizio Zanella, presidente di Ca’ del Bosco dichiara: «Ca’ del Bosco significa innanzitutto ascoltare la natura e dare alle sue variabili forme la possibilità di esprimersi attraverso l’aiuto dell’uomo che si fa custode di un territorio straordinario coltivandolo, ma non consumandolo. Irene Coppola ha saputo interpretare i valori di Ca’ del Bosco, fornendo una visione molto moderna e inedita del tralcio di vite. Il supporto di Venetian Heritage e, in particolare, del suo direttore Toto Bergamo Rossi nell’individuazione di una giuria di qualità (composta, oltre che Bergamo Rossi, da Mario Codognato, Davide Dotti, Arturo Galansino, Pepi Marchetti Franchi, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Maria Luisa Frisa) che, a sua volta, sapesse interpretare il sogno di Ca’ del Bosco, ha favorito la perfetta riuscita del progetto. Il motto di Venetian Heritage è “Restoring the past, building the future”, un concetto che non è molto diverso dall’equilibrio fra la tradizione e l’innovazione che, da sempre, guida la rinascita della nostra cultura del vino e che Irene Coppola ha voluto e saputo far suo».
Il legame fra Ca’ del Bosco e l’Arte nasce fin dagli anni Settanta quando Maurizio Zanella percepisce il profondo legame fra il vino e l’immaginazione artistica, entrambi un risultato di un’unione magica fra la Natura, il pensiero, l’anima e i sensi. Ecco perché a Ca’ del Bosco si accede dal Cancello Solare, l’opera commissionata ad Arnaldo Pomodoro nel 1985 e posizionata in situ nel 1993, una struttura circolare di 5 metri di diametro che si apre in due semicerchi di 25 quintali di bronzo ciascuno. Ma questa è soltanto la porta di accesso in un mondo che, da quando furono piantati i primi vigneti nel 1968, è stato costruito come un avamposto del rinascimento enologico italiano in cui trova posto una delle più moderne e tecnologiche cantine italiane, oltre a una Galleria d’Arte diffusa che dialoga, all’interno e all’esterno, con opere di assoluta importanza. Come, tra le altre, Eroi di luce di Igor Mitoraj, Codice Genetico di Rabarama, Il peso del tempo sospeso di Stefano Bombardieri, Blue Guardians di Cracking Art, Water in dripping di Zheng Lu, Il Testimone di Mimmo Paladino e Sound of Marble di Tsuyoshi Tane.
- Ca’ del Bosco
- Via Albano Zanella, 13
- Erbusco (Bs)
- Tel. 030.7766111
- www.cadelbosco.com
- cadelbosco@cadelbosco.com