– di Gianluca Montinaro
Si deve percorrere una manciata di chilometri in salita, tornante dopo tornante, per raggiungere Canneto Pavese, sulle prime colline dell’Oltrepò. Qui, nel centro del paese, giusto di fronte alla chiesa, si cela la trattoria Bazzini, storico indirizzo che, da molti decenni a questa parte, è un solido e sicuro approdo per gustare i sapori di queste terre, indivise fra la grande e grassa pianura sottostante e i picchi appenninici che si stagliano alle spalle. Se gli antichi, veraci ambienti della primigenia trattoria hanno lasciato il posto a sale più confortevoli e ampie (luminose e con tavoli spaziosi e ben vestiti), non è però andato perso lo spirito che da sempre anima i fornelli: qui sono il territorio e la tradizione a trionfare, in piatti gustosi preparati partendo da materie prime ben selezionate, che seguono il ritmo delle stagioni. D’altronde non potrebbe essere diversamente: fra queste mura fare ristorazione è ‘cosa seria’. E lo sa bene la famiglia Rezzani – Riccardo e sua moglie Mariella – che ha raccolto il testimone dalla famiglia Bazzini nel 2017, senza tradirne lo spirito che l’ha sempre animata: grande cordialità, forte senso dell’ospitalità, attenta cortesia, puntuale cura in cucina.
E tutto ciò si traduce in un servizio preciso ed empatico e in una proposta che, lodevolmente non troppo articolata, mette in primo piano i prodotti del circondario, trattati con mano assai felice. Così – per esempio – il risotto mantecato al burro e Parmigiano con tartufo bianco della Val Curone (ottimo e assai profumato) si dimostra essere un gioiello di perfezione: ben bilanciato, perfettamente all’onda e – last but not least – servito in gloriose porzioni di soddisfazione (in barba ai quei ristoranti, pessimi e tristanzuoli, che hanno il coraggio di portare in tavola risi slegati e inconsistenti, in porzioni infinitesimali). E altrettanto centrata e gustosa si dimostra anche la coscia di faraona arrosto con il suo ripieno, accompagnata da patate al forno e mostarda. Si gioca sul sicuro pure con il bollito misto di cotechino, biancostato, lingua e cappello del prete (presentato in tavola in una cocotte di brodo caldo) sposato a bagnetto verde, peperoni in agrodolce e mostarda di frutta.
Da non perdere, fra i classici maison, il cotechino in crosta di pasta brisée e il localissimo Bata lavar (ravioli di pasta fresca con sugo di brasato: una ricetta tipica di Canneto Pavese che ha ottenuto la De.Co.). Di piacere i dolci, che si muovono fra la tarte tatin di mele, il gelato al fiordilatte (servito con amarene Fabbri, per un vero tuffo nel passato) e i cannoncini alla crema.
La carta dei vini non è ampia e punta tutto sulle etichette della zona, con una scelta ragionata e con prezzi corretti. Magnifica, nella bella stagione, è la terrazza che affaccia su una fuga di colline vitate. Assai onesto è il conto che, per due piatti e un dolce, si attesta di poco sopra i 50 euro, spesi con la voglia di tornare presto!
- Bazzini
- Via Roma, 11
- Canneto Pavese (Pv)
- Tel. 038588018
- www.ristorantebazzini.com
- info@ristorantebazzini.com
- Turno di chiusura: lunedì; a pranzo da martedì a venerdì; domenica sera
- Ferie: variabili