CopertinaLeSoste2025

– di Gianluca Montinaro

Si è aperto con la consueta cena di gala – tenutasi lo scorso lunedì 27 gennaio, presso il Palazzo della Triennale, a Milano – l’anno sociale 2025 de Le Soste, l’associazione che riunisce tutti i migliori e più blasonati ristoranti del nostro Paese.

Antonio Santini, Francesco Cerea e Davide Oldani

L’occasione, oltre che piacevole momento conviviale per tutti gli aderenti, è stata molteplice. Prima della cena – infatti – nel teatrino della Triennale il presidente dell’associazione, Davide Oldani (D’O, Cornaredo), insieme al vicepresidente Antonio Santini (dal Pescatore, Canneto sull’Oglio) e al consigliere Francesco Cerea (da Vittorio, Brusaporto), hanno ribadito quali sono i valori fondanti del sodalizio e quale lo spirito che anima gli associati. Se, da un lato, i sentimenti di stima e amicizia reciproca che avevano spinto i fondatori, nel 1982, a dare vita, sul modello della francese Traditions et Qualité, a Le Soste (un biglietto da visita sulla quale erano riportati gli indirizzi dei loro ristoranti: Al Bersagliere; Andrea; dal Pescatore; Gualtiero Marchesi; Il Cigno; Trattoria Boschetti) ancora permangono e sono alla base della vita sociale, dall’altro, nel corso del tempo, si sono fatti avanti il desiderio di sottolineare l’importanza della cucina italiana salvaguardandone i suoi valori, di marcare la necessità di stare uniti e di fare squadra per crescere insieme, e di ribadire l’importanza della dimensione familiare nella ristorazione italiana: perché famiglia non significa solo trasmissione di tradizioni attraverso le generazioni ma soprattutto luogo ideale di accoglienza avvolgente e di calore umano.

Oldani, Santini e Cerea insieme ai tre nuovi componenti del Consiglio de Le Soste: Antonio Klugmann, Cristiana Romito e Catia Uliassi

Il presidente Oldani, dopo aver presentato i tre nuovi ingressi nel Consiglio del sodalizio (Antonio Klugmann, Cristiana Romito, Catia Uliassi), ha pure sottolineato l’importanza di adottare uno stile comunicativo diretto, capace di veicolare messaggi chiari e precisi, pena il rischio di non raggiungere il pubblico o peggio di essere fraintesi.

Una delle premiazioni: Davide Oldani e Matteo Lunelli (Cantine Ferrari) premiano Mariella Organi con il riconoscimento all’Ospitalità di Sala

La serata è stata anche l’occasione per conferire alcuni premi: quelli dati da Le Soste insieme al Comune di Milano (a Ilaria Capua; Giulia Ghiretti e Paolo Veronesi). E quelli dati dalla sola associazione, assieme ai main partner (Ca de’ Bosco; Berlucchi; Ferrari; Allianz), a Manuele Pirovano, Fabrizio Mellino, Mariella Organi; Enrico Bartolini. Ma è stata anche l’occasione per presentare l’annuario 2025 che raccoglie ben 103 ristoranti in Italia e nel mondo. Pubblicato da Gribaudo (pp. 168; 12.90 euro) il volume, che si può acquistare in libreria, ha visto la partecipazione di Paolo Crepet, che firma la prefazione, e di Vanni Cuoghi, celebre artista che ne ha disegnato la copertina, rielaborando il logo ‘storico’ dell’associazione. Quest’ultimo, ideato da Emilio Tadini, continua a essere il simbolo plastico dell’associazione: una ‘S’ ma con una freccia a indicare «all’osservatore che sì, il luogo in cui si trova è una sosta che vale davvero concedersi».

Massimiliano Alajmo (Le Calandre): «cotechino, caviale e sedano rapa»

La cena, iniziata con un sontuoso aperitivo curato da Giancarlo Perbellini (Casa Perbellini ai 12 Apostoli), ha visto impegnati Massimiliano Alajmo (Le Calandre) con «cotechino, caviale e sedano rapa», Niko Romito (Casadonna Reale) con «polenta e verza», Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò) con vitello rosa al siero di latte, cavolo e cicoria e Giancarlo Perbellini ancora con un croccante di noci pecan con gelato alla fava tonka e spuma al caramello. In chiusura i deliziosi e sontuosi canditi e marron glacé di Agrimontana (Borgo San Dalmazzo). In accompagnamento: Riserva Vittorio Moretti 2016, Riserva Palazzo Lana Extreme 2009, Annamaria Clementi 2016, Riserva Lunelli 2006, Convento della Santissima Annunciata 2021, Vigneto di Campolungo Gran Selezione 2019 e L’Angelo di San Lorenzo 2022. A scandire la serata, oltre a un divertente monologo di Paolo Cevoli, l’emozionante performance pianoforte e chitarra di Jack Savoretti che ha emozionato il pubblico con sue quattro canzoni.

Le Soste 2025, Milano, Edizioni Gribaudo, 2024, pp. 168, 12.90 euro

Niko Romito (Casadonna Reale): «polenta e verza»
Antonia Klugmann (L’Argine a Vencò): vitello rosa al siero di latte, cavolo e cicoria
Giancarlo Perbellini: croccante di noci pecan con gelato alla fava tonka e spuma al caramello
I deliziosi canditi di Agrimontana
Un momento dell’emozionante esibizione di Jack Savoretti, durante la cena di gala de Le Soste