CopertinaTimorassoBaloss

– di Gianluca Montinaro

Tenuta della Cascinassa, sulle colline di Pozzol Groppo (Al), nasce in tempi relativamente vicini a noi. È nel 2018 che, sui Colli Tortonesi, prende il via, grazie alla famiglia Dellacqua, questo progetto che, tenendo fede a tre principi – passione; terra; natura – intende promuovere e impegnarsi in pratiche di coltivazione e di allevamento rispettose dell’ambiente. Equilibrio e armonia che si ritrovano tanto nella parte zootecnica dell’azienda (qui si crescono mucche, pecore, capre, galline, api…) quanto nella coltura della vita e nella produzione enologica. Quest’ultima, avviata sin da subito con l’impianto delle barbatelle (a oggi il vigneto si estende su undici ettari), vede tre vitigni protagonisti: la Barbera, il Pinot Nero e il principe di questi declivi: il Timorasso. Le pratiche adottate in vigna sono improntate alla sostenibilità e al rispetto dell’ecosistema: ciò non solo per (buon) senso ambientalista ma per far distinguere e qualificare le uve nel loro proprio terroir, così da far loro assumere caratteristiche identitarie e riconoscibili. La terra è lavorata a trazione animale (coi cavalli) ed è ovviamente bandito l’impiego di prodotti di sintesi.

Fra le etichette prodotte segnaliamo Baloss Colli Tortonesi Timorasso Doc 2022. Si tratta di un vino che nasce da uve raccolte a mano in cassetta, diraspate e lasciate in pressa a freddo per alcune ore con saturazione di azoto. La pressatura è soffice, e il mosto viene chiarificato in modo enzimatico, prima di essere travasato e inoculato. Segue una fermentazione di almeno ventuno giorni con lieviti criogeni a temperatura molto bassa (fino a 12 gradi). Al termine la temperatura viene abbassata fino all’arresto del lavoro dei lieviti: si ottiene così il residuo di scarto che staziona in vasca per sei giorni a una temperatura di 4 gradi. Il vino viene quindi travasato per poi procedere a un lungo periodo di bâtonnage sur lie che dura fino alla primavera successiva. Sino alla chiarifica e all’imbottigliamento.

Nel bicchiere il vino si presenta di un bel colore giallo paglierino, con un’unghia appena un po’ più scarica e una bella densità. Il naso si proclama con una buona definizione e buona ampiezza. Fiori bianchi e gialli (la ginestra è evidente), frutta a polpa (nespola, susina) e tocchi agrumati si fondono a sensazioni erbacee e a una sottile e ma ben percepibile verticalità. È quest’ultima a guidare il sorso che appare sin da subito generoso e avvolgente. La struttura si sente, così come la sensazione calorica ma ad affascinare è il tono elegante, quasi elastico, della beva. L’acidità e la mineralità ben compensano le morbidezze, in un quadro di equilibrio fine e di lunghezza retrogustativa cesellata con eleganza.

  • Tenuta della Cascinassa
  • Via Cascinassa, 2
  • Pozzol Groppo (Al)
  • Tel. 0331.546671
  • www.tenutadellacascinassa.it
  • info@tenutadellacascinassa.it